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Elettrosmog - come combatterlo


Potrebbe l’elettrosmog essere una delle cause degli alti costi della salute? Possiamo proteggerci dall’elettrosmog? Cosa dicono gli esperti delle attrezzature elettrotecniche? Ecco alcune risposte.

L’uomo moderno passa circa il 90% della vita in spazi chiusi. Nelle pareti e nei soffitti si trovano cavi elettrici, che spesso non sono abbastanza schermati e così intere costruzioni possono trovarsi sotto corrente. I cavi a due poli a buon mercato degli apparecchi elettrici sono isolati male ed emanano campi elettrici. Il nostro ambiente viene sempre più invaso da impianti tecnici. I dati elettronici e le informazioni vengono trasmessi soprattutto via aria, per evitare costose istallazioni tramite cavo; infatti è molto più semplice e meno costoso istallare un trasmettitore in grado di inviare le nostre informazioni attraverso tutte le pareti in cemento armato del mondo. Possiamo comunicare da ogni locale della nostra abitazione grazie al telefono senza fili ed il telefono cellulare. Tramite le cuffie, il sound dello stereo può essere ascoltato in ogni singola stanza. Anche il comando della tenda da sole o del riscaldamento non necessita di cavi per essere impostato correttamente. Può questo ambiente carico di elettrosmog e di radiazioni non-ionizzanti avere degli effetti sul corpo e stressarlo con il tempo?

L’uomo è un essere elettromagnetico
Iniziamo dalla base, per poter capire meglio il funzionamento dei campi elettromagnetici. Ogni essere vivente è composto da miliardi di atomi, che sono a loro volta coperti da elettroni. In altre parole: l’uomo è un essere elettromagnetico, composto al 99,9 percento da un vuoto, che viene tenuto insieme da una sorta di forza elettromagnetica. Nell’uomo vengono elaborati da 10 milioni fino a 100'000 miliardi di impulsi elettrici al secondo, per mantenere in equilibrio il nostro ciclo naturale regolare e per mantenere funzionale il nostro motore (battito cardiaco, pressione sanguigna, cervello, occhi, ecc.). Nel caso di apparecchi elettrotecnici bisogna fare attenzione a non interferire con onde elettromagnetiche indesiderate, perchè potrebbero causare guasti. Conoscerete il disturbo che si sente nella radio o nella televisione quando nelle vicinanze si telefona con un telefono cellulare. Per proteggere gli apparecchi elettronici dall’elettrosmog li schermiamo; l’uomo, però, non ha la possibilità di proteggersi da queste onde elettromagnetiche.

L’uomo è anche antenna
Provate a tenere l’antenna della vostra radio a transistor. Vedrete che il vostro carico elettrico influirà positivamente sulla ricezione. Il corpo, con i suoi canali nervosi, è un’antenna che può ricevere ogni tipo di segnale. I vari segnali radio, le onde ed i campi vengono inconsapevolmente percepiti dal corpo (rispettivamente dai canali nervosi) – e lo stressano. Se non veniamo danneggiati da queste onde, il corpo può dedicare più energia all’auto-guarigione e le fasi di ricupero saranno più efficaci. L’esperienza insegna che, dopo un risanamento elettro-biologico dell’abitazione, i trattamenti omeopatici e chimici fanno più effetto.

Una supposizione: elettrosmog e allergie sono connessi
In base alle ricerche del Dr. Olle Johansson, professore di dermatologia sperimentale all’istituto Karolinska a Stoccolma, gli allergici hanno i canali nervosi fortemente irritati. Lo stesso effetto l’ha potuto costatare anche in persone elettro-sensibili. Negli allergici, i fattori ereditari o le forti esposizioni alla sostanza che provocano l’allergia hanno reso sensibile il sistema immunitario, causando reazioni già con concentrazioni molto basse. Non è così anche per gli esseri elettro-sensibili? I professionisti nel campo di edilizia e impiantistica interessati potranno in parte confermare questa supposizione grazie alle loro esperienze con la clientela. Si richiede una ricerca indipendente!

Il telefono mobile – una questione seria
Secondo il Dr. Ross Adey, dell’Università Loma-Linda in California (1970), le onde elettro-magnetiche possono influenzare di molto i processi biologici. Il professore francese, Dr. R. Santini, specialista in magnetismo-bioelettrico, ha esaminato nell’anno 2001 530 persone nelle vicinanze di un ripetitore di telefonia mobile. L’aumento di malattie in riferimento al ripetitore e alla distanza erano evidenti. Alcuni esempi: disturbi del sonno 21 a 58 percento, stanchezza 26 a 72 percento, mal di testa 4 a 36 percento, perdita di memoria 4 a 28 percento, ecc. I sintomi aumentavano di parecchio più ci si avvicinava al ripetitore. Altri studi scientifici vanno nella seguente direzione: apertura della cassa sangue-cervello, rottura del DNA, tumori del cervello, indebolimento del sistema immunitario, modificazioni nelle cellule, ecc.

1997: un drastico calo di salute
Interessante la pubblicazione delle cifre di Santésuisse (l’associazione degli assicuratori malattia svizzeri), sostenute dagli appunti statistici dei medici FMH svizzeri, da cui risulta che la popolazione svizzera, nel 1997, ha registrato un drastico calo di salute. Dal 1993 al 1997, le malattie diagnosticate rispettivamente i sintomi erano molto stabili, o addirittura in leggero calo. Da 1997 al 2003, invece, c’è stato un drastico aumento (di circa 40%) ad esempio di malattie nervose e degli organi sensoriali. Nel quadro generale le diagnosi delle malattie sono aumentate del 15%. Situazioni simili le ho costatate anche in Svezia e Austria.
Mi pare interessante il fatto che la vendita di telefoni senza filo coincide proprio con il drastico calo della salute del 1997. Malgrado ciò, in più dell’80% delle economie domestiche svizzere si trovano brillanti apparecchi senza filo, che emanano onde elettromagnetiche. Nel mio studio riscopro tutte le volte che i disturbi del sonno – che in certi casi si manifestano da anni - cessano non appena l’apparecchio senza filo viene rimosso. Naturalmente ci possono essere molti altri fattori ad avere causato il calo di salute del 1997. Sarebbe interessante esaminare questo fenomeno. Nella seguente tabella si può però sospettare che gli alti costi della salute siano in forte relazione con i telefoni senza filo.

Elettrosmog: come proteggersi
Quali sono le principali fonti di elettrosmog all’interno delle nostre abitazioni? Uno dei principali apparecchi è senz’altro il telefono della rete fissa senza fili, seguito dal collegamento a internet senza fili (WLAN): non solo i propri apparecchi, ma anche quelli del vicino di casa. A questo possiamo aggiungere il groviglio di cavi sotto e intorno alla nostra camera da letto: campi magnetici si formano dal flusso di corrente in istallazioni, boiler, motori, trasformatori, ecc. ossia là, dove sono in funzione degli apparecchi. I campi magnetici più importanti si trovano presso i cavi dell’alta tensione e nei dintorni dei tronchi ferroviari.

Come possiamo proteggerci? Dapprima bisogna proteggersi dalle radiazioni non ionizzanti. Per conoscere le cause di questo elettrosmog è necessario l’intervento di un bio-architetto con esperienza nel campo, che dispone di un equipaggiamento adatto alla misurazione. Deve riconoscere i possibili componenti elettromagnetici e eliminarli, evitarli o schermarli il più possibile, direttamente alla fonte.

Rivolgersi alla bio-edilizia
Gli esperti in bio-edilizia esaminano i valori di componenti elettrici e magnetici dell’ambiente personale, e in particolare del luogo di riposo. Vengono osservati in particolare i seguenti fattori:

  • I campi elettrici (ad esempio quelli delle istallazioni casalinghe)
    I campi magnetici (quelli che provengono da conduttori principali o da trasformatori)
    Le onde analogiche di radio e tv
    Le radiazioni di microonde (ad esempio di telefoni senza filo o antenne per la telefonia mobile)

    Il campo magnetico naturale della terra (che da costruzioni in ferro viene talvolta completamente deformato)

Il professionista segue - per le sue misurazioni e valutazioni - le linee guida VDB dei suoi colleghi tedeschi, che si basano sui valori raccolti su un campione di 10'000 persone. A questo bisogna aggiungere che non tutti reagiscono alla stessa maniera su determinati valori e per questo viene messo l’accento sulla creazione di un ambiente più naturale possibile almeno per i locali di relax e di riposo, come la camera da letto e il salotto, tenendo conto delle esigenze delle persone più sensibili.

Alcuni consigli per ridurre l’elettrosmog:

  • Rinunciate al telefono di rete fissa senza filo
    Se non volete rinunciarci, acquistate un telefono di standard CT1+, schermate il telefono o tirate fuori la presa durante la notte
    Utilizzate i telefoni mobili per telefonate brevi e non dateli in mano ai bambini
    Se possibile, utilizzate il viva voce
    In macchina utilizzate il telefono solo con antenna esterna e viva voce
    Telefonate principalmente con il telefono della rete fissa
    La trasmissione di dati dovrebbe avvenire solo tramite cavo (invece di WLAN, Bluetooth, WIMAX, ecc.)
    Togliete gli apparecchi elettrici dalla camera da letto. Tirate fuori la presa. Create delle zone senza corrente.
    Preferite elettrodomestici solidi e consolidati con messa a terra
    Utilizzate prese a tre poli (con la messa a terra)
    Tenete una distanza di circa due metri da conduttori, apparecchi, trasformatori, motori, riscaldamenti elettrici, televisori, impianti hifi, apparecchi d’ufficio e di cucina
    Acquistate schermi a radiazioni ridotte, secondo le norme TCO
    Richiedete in caso di disturbi della salute una misurazione delle onde elettromagnetiche.

Di Guido Huwiler è bio-architetto riconosciuto, nonché co-presidente dell’associazione di categoria SIB (Schweizerische Interessengemeinschaft Baubiologie/Bauökologie) e proprietario dell’azienda BauBioAnalysen GmbH a Maschwanden. Rivista Gente Sana - febbraio 06