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Benvenga il conflitto


L’11 ottobre prossimo Valeria Carrara Costa, mediatrice presso il Centro delle mediazioni di Lugano e membro del Comitato dell’ associazione ticinese per la mediazione (ATME) sarà ospite di EGK-Cassa della salute con una conferenza dal titolo: Il conflitto – un’opportunità per conoscere meglio se stessi e gli altri. L’abbiamo incontrata al Centro delle mediazioni, nei pressi del Quartiere Maghetti.

Generalmente percepito negativamente, il conflitto non è solo un aspetto inevitabile dell’interazione ma addirittura uno strumento indispensabile per l’affrancamento della propria identità. Attraverso il conflitto si stimolano i mutamenti sociali e lo sviluppo individuale per giungere – paradossalmente – a una maggiore armonia. Questo ritiene chi si occupa di mediazione secondo cui il conflitto non va dunque evitato ma accolto e – soprattutto – gestito in modo da disinnescare i processi distruttivi che può comportare, alimentando contemporaneamente gli elementi costruttivi. La conferenza è stata voluta da EGK-Cassa della salute soprattutto per informare il pubblico sugli atteggiamenti e gli strumenti che permettono di raggiungere questo obbiettivo: “Una serata non è certo sufficiente per apprendere tutte le tecniche di gestione di un conflitto, ma permette di comprendere che vi sono diversi modi di rapportarsi ad esso, e di mettere in luce qualche atteggiamento e strumento costruttivo nei suoi confronti”; afferma la relatrice.


Gestire un conflitto quando si è in balia delle emozioni può sembrare più facile a dirsi che farsi; soprattutto quando la diatriba è lo sfogo di tensioni accumulatesi nel tempo.

Per intraprendere questo percorso le parti in causa devono disporre di una lucidità non sempre presente in queste occasioni; per cui può risultare di aiuto il rivolgersi a un accompagnatore neutro. Oltre a promuovere in seno alla popolazione il concetto di gestione negoziata del conflitto il Centro delle mediazioni, fondato nel 2004 dall’ATME, offre questo genere di servizio, fornendo su richiesta mediatori che accompagnano alla risoluzione del conflitto nel rispetto degli interessi e bisogni delle parti, senza perdenti e vincitori. Il mediatore è un professionista formato in materia di gestione dei conflitti che aiuta e assiste le parti durante la procedura di mediazione rimanendo imparziale e senza giudizio. Stimolando le risorse delle persone coinvolte, egli le accompagna al raggiungimento di accordi durevoli e accettati da tutti; creando nel contempo lo spazio per la continuazione dei rapporti tra le parti, senza mai sostituirsi ad esse.


“I conflitti con cui ci troviamo maggiormente confrontati al centro riguardano la coppia, vuoi in fase di divorzio o separazione, vuoi già separata con problemi di affidamento della prole. Attualmente, infatti, la ex coppia che deve gestire il nuovo statuto di genitore separato non ha alcun supporto in questo senso e spesso si trova disorientata.” In presenza della volontà dei confliggenti a voler negoziare un accordo, la mediazione giunge di regola a buon fine. “Nel corso dei conflitti spesso si cade in un gioco di potere in cui ambedue i contendenti aspirano alla vittoria. Il compito del mediatore è di accompagnare le parti in un percorso di ascolto e di comprensione reciproca che permette di ristabilire la comunicazione, percorso dove vengono riconosciuti e rispettati i bisogni di ognuno, ricercando soluzioni eque, spiega Valeria Carrara-Costa.


La mediazione è un procedimento per risolvere i conflitti in modo costruttivo che dispone di una vecchia tradizione in Europa fino arrivare alle sue radici nell’antica Grecia. Si è poi sviluppata negli anni Sessanta e Settanta negli Stati Uniti dove è applicata con successo in molti ambiti, dapprima nei conflitti familiari, nei quali, oltre a risolvere i conflitti, si tratta nella maggior parte delle volte anche di rigenerare legami o almeno trovare nuovi modi di collaborazione. In Svizzera le prime esperienze di mediazione sono effettuate a Ginevra alla fine degli anni ’80. Nel 1991 la mediazione è introdotta in Ticino dall’Associazione Centro studi coppia e famiglia attraverso la pratica della mediazione familiare dei Centri coppia e famiglia di Mendrisio e Locarno. Nel 1992 si costituisce l'Associazione Svizzera per la Mediazione (ASM). Quasi un decennio dopo nascerà l’ATME, associazione aconfessionale e senza scopo di lucro affiliata all’ASM, con l’obbiettivo di promuovere la mediazione in tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana come nuova cultura del buon litigio. Si pensa in particolare anche alla scuola e alla convivenza tra vicini e nel quartiere. Il Centro delle mediazioni di Lugano offre i suoi servizi per la gestione e la risoluzione di qualsiasi conflitto e fornisce informazione a chi è interessato a questa pratica che è un valido strumento di prevenzione che può salvaguardare la pace sociale.


In questi primi anni di operato i mediatori del Centro, che godono tutti di un’apposita formazione, hanno osservato come la mediazione sia da noi ancora poco conosciuta, mentre si registra una tendenza generalizzata a rivolgersi immediatamente all’avvocato. Qui vige spesso la logica di vinto e vincitore diametralmente opposta al processo di mediazione; motivo per cui i contendenti che hanno procedure giudiziarie in atto sono invitati a sospenderli prima di avviare una pratica di mediazione. Carrara-Costa constata con piacere che sempre più avvocati si interessano a questo modo alternativo di risoluzione dei conflitti, la mediazione.


Oltre che stimolare la profonda comprensione di sé e dell’altro e mostrare i meccanismi dell’interazione umana, la mediazione è un percorso di crescita che permette di risparmiare energia e …soldi. Le tariffe applicate dal Centro delle mediazioni di Lugano sono proporzionali al reddito e in generale si può dire che i costi di una mediazione sono inferiori a quelli di una causa giudiziaria. Un percorso di mediazione costituisce anche un lato educativo in quanto le parti si doteranno di strumenti di gestione del conflitto utili per gestire conflitti futuri o prevenirli. In ultima analisi, attraverso la mediazione si può imparare a tenere le mani ben salde al timone anche in tempi di bufera; ad “attaccare i problemi anziché le persone” e si può scoprire che da un conflitto è possibile uscire tutti vincitori.

 

Informazioni: Centro delle Mediazioni – Via Carducci 4 / Piazza San Rocco – 6900 Lugano. 091 921 45 05 – centromediazioni@ticino.com – www.mediazione.ch.

Orari di apertura: Lunedì 14.00 – 18.00 / Mercoledì 15.00 – 18.00 / Venerdì e sabati 8.30 – 11.30

Rivista Gente Sana - ottobre 2006