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Pregare alla Terra - la saggezza dei nativi americani


“Bisogna smetterla di chiamare il nostro pianeta Madre Terra”. Afferma Eileen ‘Ike’ West – “La chiamiamo madre terra e crediamo di poter dargli i nostri panni sporchi da lavare e svuotarle il frigorifero. Bisogna smetterla di pensare alla Terra come a una madre che pulisce la nostra sporcizia, si prende cura di noi o chissà cos’altro. Come adolescenti che raggiungono l’età adulta, dobbiamo prendere in mano la nostra vita divenendo responsabili.”

L’americana Eileen ‘Ike’ West ama descriversi come una eco-femminista “Sostengo i bisogni e i diritti delle donne. Soprattutto sostengo l’essenza femminile più vitale nella nostra realtà – la Terra”. Professoressa di tecniche della Comunicazione, scrittrice di numerosi articoli e autrice di “Away from Hanna’s Castle” (che sarà presto disponibile in italiano) West è soprattutto una donna saggia, come scrive Susan Smit in Wise Women (donne sagge), una collezione di interviste con donne influenti del mondo tra cui Isabelle Allende, Jane Goodall, Raviera Hollander, Isabella Rosselline e la Regina Noor di Giordania. “Per me, Ike West è una veggente. Ha una presa costante sul misticismo e presenta una magica visione del mondo dove le cose si spiegano naturalmente, e idee complesse diventano chiare e vivide. Con amorevole pazienza, Ike guida la gente che desidera passare da una vita inconsapevole e sonnolenta a uno spazio veramente sacro.” Scrive Smit.

La spiritualità rafforza la scienza
Forte di un’esperienza di vita di quindici anni presso i nativi americani, West attualmente si dedica alla conduzione di seminari in vari stati d’America e in Europa. L’obbiettivo del suo lavoro è indicare la via per elevarsi e migliorare la relazione con la Terra. Ike West può essere considerata come l’interprete per l’occidente di concetti tradizionali che hanno alla base spiritualità, amore e rispetto per la Terra. “La nostra estraniazione dal pianeta ci permette di essere irrispettosi e nocivi verso il mondo naturale. I leader dei movimenti ambientalisti possono avere la comprensione scientifica di come le nostre azioni danneggiano il pianeta, ma è solo attraverso la connessione con la Terra in un profondo livello spirituale che le persone troveranno la motivazione per occuparsi dell’ambiente”. Una trasformazione di impellente urgenza, visti i soprusi ambientali che avvengono quotidianamente ogni dove sul pianeta, con l’avvelenamento di suolo, aria, acqua; la scomparsa di specie, il taglio delle foreste, i mutamenti climatici e l’impoverimento di tutte le risorse. Ma divenire consapevoli del nostro intimo legame con il pianeta non porta unicamente ad averne rispetto, ma soprattutto permette di ritrovare le proprie radici, il senso del vivere, divenire saggi e veder scomparire quel senso di vuoto e disorientamento presente in molti di noi. Permette di migliorare la propria vita e, di conseguenza, quella dell’altro e del pianeta. Riconnettersi con la Terra significa per l’uomo tornare finalmente a casa.

West ci visiterà in aprile
Nel suo peregrinare per il mondo per condividere la sua saggezza, in aprile West visiterà il Ticino per l’ottava volta. Ospite dello Studio Star Bene di Caslano proporrà una serata cerimoniale di guarigione e un seminario dal titolo “Navigare il mondo Astrale”.
Attraverso la cerimonia di guarigione i partecipanti lavoreranno per guarire il corpo spirituale che, a sua volta, ha effetto sul corpo fisico, emozionale e mentale. Attraverso delle meditazioni guidate ci si connetterà con la Terra ciò per sostenerla e purificarla, espandendo nel contempo la consapevolezza del corpo spirituale, traendone effetti positivi per equilibrio e salute. West sottolinea che la cerimonia “Non è una meditazione che facciamo per noi stessi, ma un servizio che svolgiamo per connetterci con la Terra e per aiutarla in questa fase di transizione.” Fase di transizione che, come numerosi cultori di scienze spirituali e astrologi, associa all’entrata nell’Era dell’Acquario, come ci spiega Petra Hartmann, collaboratrice di West: “L’era dell’Acquario è considerata la primavera; per questo motivo ci aspettiamo grossi cambiamenti soprattutto nel mondo occidentale. Ci attendiamo un risveglio spirituale, soprattutto di gruppo, anche se ci saranno numerosi disastri a livello climatico, proprio perché assistiamo a un nuovo risveglio della Terra”. Una visione senza dubbio ottimistica e allettante, che partendo dalla realtà per molti versi preoccupante cui siamo confrontati oggi, prospetta il fiorire di un nuovo mondo. Ma possono da sole le influenze astrali elevare la coscienza degli esseri umani? “Le influenze astrali ci aiutano solo in parte” – afferma Hartmann – “Ma dobbiamo anche aiutarci da soli. Siamo noi con la nostra coscienza a doverci elevare e saremo sempre più costretti a farlo se vogliamo seguire il ciclo della terra”.
Un passo in questo senso può essere il partecipare al seminario “Navigare nel mondo astrale” che offre un volo virtuale a bordo di un “aereo astrale” in cui, affermano le organizzatrici: “Introspezioni e prospettive alternative permetteranno di aprirsi senza timori od ansie a nuove dimensioni di coscienza parallela”.
“Non ci sono né fate né unicorni – nell’astrale ogni cosa è composta da luce fluida ed è quindi in costante movimento. Come tale il mondo astrale è solitamente percepito con la coda dell’occhio, e appare spesso impenetrabile o illusorio” ;secondo West: “nulla di più falso”.


L’era dell’Acquario
Attorno all’orbita della terra è stato tracciato dagli astrologi un cerchio virtuale diviso in dodici settori di 30 gradi ciascuno, che rappresentano ognuno un segno dello Zodiaco. Nel suo ruotare attorno al sole la terra entra così ogni 30 giorni in un segno zodiacale diverso, dettato dalla costellazione che dovrebbe far da sfondo al sole in quel periodo, guardandolo dal nostro pianeta.
Punti cardinali di questo percorso ellittico attorno al sole sono gli equinozi e i solstizi, tra cui quello di primavera che indica l’inizio di un nuovo anno zodiacale con l’entrata in ariete. Le costellazioni che fanno da sfondo al sole variano però nel corso dei millenni, a causa della lenta variazione della direzione dell’asse terrestre. Col tempo quindi le stelle nel nostro cielo si “spostano”. Anche l’equinozio di primavera, dunque, non ha sempre come sfondo la costellazione dell’ariete, ma compie un percorso a ritroso tra le costellazioni zodiacali. Questo fenomeno, denominato precessione, scandisce le grandi ere ognuna della quali dura circa 2150 anni. In molti affermano che dal 1998 è iniziata la transizione nel segno dell’acquario, e che l’ingresso definitivo avverrà nel 2012, indicato dagli astrologi come anno di grandi stravolgimenti sulla terra. Non tutti concordano però con questi calcoli, sempre riferendosi allo Zodiaco tropicale c’è chi afferma che la nuova era comincerà dopo il 2020, mentre seguendo lo Zodiaco siderale, secondo cui il sole non entra in ariete il 21 marzo ma il 13 aprile, bisognerà aspettare il 2444; riferendosi allo Zodiaco astronomico, che conta 13 segni, si arriva invece al 2645.
Rivista Gente Sana - aprile 2008